In questa settimana abbiamo parlato di meditazione. In occasione delle giornate mondiali dell’acqua e delle foreste ho preparato due nuove meditazioni da inviare gratuitamente nella Newsletter di aprile. Così abbiamo iniziato a parlare di cosa significhi meditare, di quanti e quali tipi di meditazione esistano e come sarebbe meglio avvicinarsi a questa pratica.
Di meditazione sentiamo molto parlare al giorno d’oggi. Soprattutto in alcuni storytelling sembra che sia un rimedio solo per persone che hanno vite frenetiche o alti gradi di stress. Oppure qualcosa legato a una sfera accessibile solo a persone particolarmente predisposte o dotate. Tutto questo racconto e sovra racconto sul meditare ha contribuito alla confusione generale e anche allo scetticismo che c’è sull’argomento.
La meditazione è uno stato dell’animo nel quale diventiamo evanescenti e presenti nello stesso istante. Le pratiche (yoga, asana, posture, respiro, ma anche lettura e scrittura) per arrivare a questo stato servono proprio ad agevolarlo. Dal mio punto di vista, e da quello che ho potuto studiare in questi anni di insegnamento e pratica dello Yoga, la meditazione è una condizione in cui ogni persona può immergersi. È una predisposizione naturale dell’essere umano che parte principalmente dal respiro. Il come arrivarci è il viaggio che bisogna fare per accedervi.
Quindi partendo da questo solido presupposto, ovvero che ognuno può meditare, ho pensato di aiutare raccontando qui 3 volumi (+ 1) che parlano di meditazione in modo semplice con esercizi pratici annessi. Sono libri per neofiti, per chi è a digiuno sull’argomento ma ha la necessità di avvicinarsi e capire questa splendida disciplina che va a ad aprire le porte più recondite della profondità degli animi.
A cosa serve meditare?
Quando me lo chiedono rispondo.
– A cosa serve leggere? A cosa serve sapere l’alfabeto. A cosa servono i codici se non a interpretare, a comunicare e a capirsi?
Il primo libro si intitola “Zen” a cura di Silvia Canevaro (100 pagine) e mi ha particolarmente coinvolta perché il filo conduttore è il Giappone. Un popolo che è riuscito a integrare la meditazione con le azioni quotidiane e che porta la consapevolezza dei gesti in ogni momento della giornata da sempre.
Il secondo libro che vorrei consigliare ha un titolo (tradotto) da non prendere alla lettera. La versione originale infatti porta il titolo “Zen Meditation Therapy“, che però in italiano è diventato “Curarsi con la meditazione Zen” (110 pagine) e potrebbe essere fuorviante. Il libro è pieno di spunti, richiami bibliografici ed esercizi da provare su di sé. L’autore è Tomio Hirai una delle maggiori autorità giapponesi in questo campo di ricerca.
Infine un libro che mi è capitato tra le mani recentemente e che trovo molto utile per chi vuole creare una routine metodica e quotidiana di meditazione semplice. Si intitola “Meditazione di consapevolezza” di Stefano Ventura e Massimo Paradiso (170 pagine). Trattano la meditazione Vipassana in modo esemplificato. Hanno creato un programma di 8 settimane e il libro è corredato di un diario della pratica che volendo si può compilare di volta in volta.
Concludo con un libro che c’è solo in versione inglese: “Meditations from the Mat” di Rolf Gates e Katrina Kenison (420 pagine). La raccolta di 365 riflessioni e spunti per integrare la consapevolezza dello yoga e della meditazione nella vita quotidiana.
Spero di esserti stata utile e buona esplorazione!
Sempre antenne alte.
Namasté